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Nel Catanese

Lavori abusivi, eternit e operai in nero nel cantiere di un immobile a Riposto: sequestro e denuncia

L’intervento è scaturito dalla denuncia di una comproprietaria dello stabile, che ha segnalato l’accesso non autorizzato di estranei intenti a svolgere lavori edili senza alcuna comunicazione preventiva né il consenso dei proprietari

Redazione La Sicilia

19 Ottobre 2025, 09:35

 Lavori abusivi, eternit e operai in nero nel cantiere di un immobile a Riposto: sequestro e denuncia

I Carabinieri della Stazione di Riposto, con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania e il supporto tecnico dell’ARPA Sicilia, hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile nel centro storico e deferito un 29enne del luogo per le ipotesi di reato di “violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici e abbandono di rifiuti pericolosi”, nel rispetto della presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

L’intervento è scaturito dalla denuncia di una comproprietaria dello stabile, che ha segnalato l’accesso non autorizzato di estranei intenti a svolgere lavori edili senza alcuna comunicazione preventiva né il consenso dei proprietari.

Sulla base delle informazioni raccolte, i militari dell’Arma hanno organizzato un controllo congiunto con gli specialisti del NIL e dell’ARPA.

All’arrivo presso l’abitazione, nel cuore del paese, sono stati sorpresi tre uomini sulla terrazza mentre rimuovevano materiale bituminoso dal lastrico solare, privi di dispositivi di protezione individuale e di qualunque documentazione tecnica o amministrativa abilitante.

I presenti sono stati identificati, compreso il committente, un 29enne residente a Riposto, che avrebbe impiegato “in nero” gli altri due, senza regolare assunzione e senza le comunicazioni obbligatorie agli enti previdenziali e assistenziali.

Nel corso delle verifiche tecniche è stata accertata la presenza di rifiuti speciali e pericolosi, tra cui materiali contenenti eternit e guaina bituminosa.

È emerso inoltre che l’immobile ricade in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico.

Per scongiurare l’aggravarsi delle ricadute ambientali e dei rischi per la sicurezza, l’intero sito è stato sottoposto a sequestro preventivo, in attesa delle operazioni di bonifica e delle ulteriori determinazioni dell’Autorità giudiziaria.

Sulla base degli indizi raccolti, che saranno vagliati in sede giurisdizionale, il 29enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania.