Taormina
Quel solito “laghetto” di via Arancio
Ad ogni acquazzone la zona vive i consueti disagi: i residenti sono esasperati e chiedono interventi rapidi

Allagata da giorni la via Arancio. La pioggia ha sferzato il comprensorio turistico in questi ultimi giorni e si sono registrate le consuete difficoltà. Si è formata una enorme pozzanghera, quasi un piccolo lago, che ancora fino a ieri ha impedito il normale flusso delle auto in una zona molto abitata.
Qui, da tempo, si attendono interventi di riorganizzazione generale della raccolta delle acque meteoriche. Più volte la situazione è stata attenzionata a Palazzo dei Giurati, e in particolare all'assessore Giuseppe Sterrantino, che ha molto a cuore le sorti della frazione. Esiste anche un piano di intervento per regolare l'afflusso di acqua quando si abbatte un temporale in zona. Purtroppo l'iter impantanato. Da tempo immemorabile si attende l'intervento di operai.
E, intanto, il malumore dei residenti della zona cresce. I residenti chiedono interventi urgenti. L'unica attenzione che è stata riposta sulla zona è stata la istallazione, da parte di Asm, di nuovi pali per l'illuminazione pubblica.
Restano anche le condizioni pessime del manto stradale che potrebbero essere migliorate con un intervento di stesura di un nuovo "tappetino". Purtroppo, però, se non si realizza una efficace raccolta dell’acqua piovana, la situazione rischia di precipitare al prossimo acquazzone.
Ma vi sono, infine, altre situazioni limite da attenzionare. Durante le recenti precipitazioni si è allagato il sottopasso autostradale che conduce da Chianchitta a Trappitello. Per precauzione il transito, durante il temporale di pochi giorni fa, è stato vietato. Anni fa per cercare di affrontare la situazione relativa a questo tratto di strada è stara richiesta una conferenza dei servizi a Cas e Giardini Naxos. Da allora si sta cercando di chiarire quali siano le competenze. In effetti oltre alla mancanza di manutenzione del sistema necessario al defluire delle acque si vuole superare anche il problema relativo al fatto che ancora quella zona viene adoperata come mini discarica.
Insomma il maltempo ha fatto tornare di attualità situazioni che le belle giornate di sole di ottobre avevano fatto dimenticare. Si vedrà quali saranno i tempi tecnici per effettuare interventi di cui si parla da anni.