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Il furto

Catania, in centro rubati i fari dall'auto di Pietro Agen di Confcommercio: «Ero a un convegno sulla criminalità»

L'episodio raccontato su Facebook: entrato alla riunione alle 15,30 ha trovato l'amara sorpresa 4 ore dopo, all'uscita. «La strada era illuminata e piena di gente, nessuno è intervenuto», commenta

Leandro Perrotta

16 Ottobre 2025, 22:43

23:59

Catania, in centro rubati i fari dall'auto di Pietro Agen di Confcommercio: «Ero a un convegno sulla criminalità»

Un'auto con i fari "asportati" nel centro di Catania non fa, spesso, nemmeno notizia. Le cose cambiano quando non solo a essere colpito è un personaggio notissimo della vita cittadina come Pietro Agen, presidente di Confcommercio ed ex presidente della Camera di commercio del Sud-Est Sicilia, ma quando l'episodio si ammanta di una amara ironia. Agen infatti aveva parcheggiato negli stalli Amts a pagamento la sua auto - una Jeep Renegade, tra le più colpite dai ladri insieme alla "sorella" Fiat 500X - per partecipare a un convegno sulla criminalità al Palazzo centrale dell'Università. Il mezzo si trovava invece nei pressi del monastero dei Benedettini.

L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di oggi, come racconta lui stesso su Facebook. «Oggi alle 15,30 ho parcheggiato in zona a strisce azzurre per partecipare al seminario sulle infiltrazioni criminali nell’economia, alle 19,30 ho ritrovato il cofano forzato ed i fari rubati». Agen ha pubblicato la storia qualche ora dopo, intorno alle 22, ma ha già ricevuto molti messaggi di solidarietà. Il suo racconto continua così: «Qualcuno dirà che ci vogliono più forze dell’ordine. Io credo invece che ci voglia più senso civico.  La macchina era parcheggiata ad un centinaio di metri dai Benedettini e dalla nuova, orrida piazza dell’ex Santa Marta». Agen riferisce che «la zona era illuminata e molto trafficata» ma  che, a quanto pare «nessuno si è accorto di quello che stava succedendo e che certo non si è svolto in pochi secondi, nessuno ha fatto una telefonata per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, nessuno ha voluto vedere». E conclude: «Questo è il vero problema di Catania, l’indifferenza davanti a tutto che fa diventare la città una specie di giungla. E poi parliamo di turismo».