Giarre
Nuova emergenza idrica, disagi in vari quartieri per guasti alle pompe
La causa dei disservizi sarebbe nell’interruzione di energia elettrica avvenuta nel pozzo comunale “Passo Cavallo” a Sant’Alfio

Nella cittadina jonica è di nuovo emergenza idrica. Si susseguono i disagi legati a una interruzione di energia elettrica avvenuta l’altra notte nel pozzo comunale "Passo Cavallo" a Sant'Alfio dove si è verificato lo svuotamento dei serbatoi comunali di accumulo acqua potabile. Ciò provocando disservizi sul territorio con carenza d’acqua o riduzione della pressione dei flussi idrici. Pioggia di proteste sui social di cittadini stanchi di patire gli effetti derivanti da una rete idrica colabrodo e con essa i pozzi, le cui pompe idrauliche frequentemente vanno in avaria, il più delle volte a causa di sbalzi elettrici. Dal Comune fanno sapere che si è proceduto, tra non poche difficoltà, alla sostituzione di cavi elettrici di un trasformatore, danneggiati dagli eventi elettrici atmosferici. L'intervento si è concluso nella tarda mattinata di ieri e solo nel primo pomeriggio l’impianto è ripartito, riattivando, progressivamente, la fornitura idrica.
Il guasto al pozzo di Sant’Alfio ha avuto un effetto diretto nell’utenza della frazione di San Giovanni Montebello, con evidenti carenze su tutto il territorio, comprese le altre frazioni a monte di Giarre, tra cui Macchia. L’Ufficio acquedotto ribadisce che un mancato apporto di acqua dal pozzo Bosco, inevitabilmente provoca disservizi con ricadute su tutto il territorio comunale. Nonostante la risoluzione del guasto al pozzo di Passo Cavallo, permane la criticità di origine elettrica che interessa anche il pozzo San Paolo a Macchia, da cui dipende gran parte della fornitura idropotabile cittadina. Le carenze in diversi quadranti del territorio comunale, in particolare il centro storico e i rioni popolari, sono state tamponate con forniture extra da pozzi privati, ma con modesti risultati. La ditta incaricata del ripristino ha già effettuato un sopralluogo e si prevede che interverrà in settimana per eliminare le attuali disfunzioni del cavo interrato.
La frequenza dei disagi aumenta la preoccupazione in vista del prossimo passaggio della gestione operativa alla Sie, a partire dal prossimo primo dicembre. In molti temono che, una volta diventato operativo il cambio gestionale, con il subentro dell’Ati idrico, possano verificarsi conseguenze negative con un decentramento che potrebbe avere come effetto immediato il rallentamento delle attività manutentive nei vari pozzi sempre alle prese con guasti di varia natura, come peraltro sta accadendo in questi primi giorni di maltempo. Con la firma della convenzione, avvenuta la scorsa settimana in prefettura, tutta la gestione operativa, tra cui la manutenzione degli impianti e della rete, i rapporti con i fornitori esterni, pagamento delle utenze energetiche, passerà, come detto, alla Sie, mentre ai Comuni rimarrà la proprietà dei pozzi comunali e della rete idrica.