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Sanità

Ragazzino ricoverato in psichiatria a Siracusa per intossicazione da cocaina: è polemica

A sollevare il caso è stato il deputato di FdI Alfredo Antoniozzi; l'Asp ha replicato affermando che si è trattato di un evento eccezionale

Redazione La Sicilia

16 Ottobre 2025, 12:24

13:10

Un'immagine d'archivio dell'ospedale Umberto I di Siracusa

Il ricovero di un undicenne intossicato di cocaina, nei giorni scorsi, nel reparto di psichiatria, a Siracusa è ritenuto «inaccettabile» dal deputato di FdI Alfredo Antoniozzi, che ha chiesto l’intervento del ministro della Salute Orazio Schillaci e del presidente della Regione Renato Schifani.

Ma l’Azienda sanitaria provinciale spiega di aver «operato in stretto collegamento con l’autorità giudiziaria e ciò non lascia margini interpretativi: si è trattato di un evento eccezionale e circoscritto temporalmente, gestito in modo scrupoloso, con la massima tutela del paziente, ad oggi ricoverato presso una Npia, Servizio di neuropsichiatria infanzia e adolescenza, regionale», afferma il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone.

«Non tutte le situazioni che riguardano la salute mentale dei minori possono essere lette con schemi rigidi - continua Caltagirone -: ci sono momenti in cui la priorità è evitare l'irreparabile, e la scelta clinica deve essere immediata, fondata su valutazioni specialistiche e responsabilità professionale».

«Il minorenne, proveniente da un comune del Catanese, è stato destinato a una struttura convenzionata con la Regione Siciliana che ha sede a Solarino. Nel mio ruolo di sindaco mi sono limitato a disporre l’accertamento sanitario obbligatorio per tutelare il minore stesso, dopo che gli uffici comunali hanno sentito il tutore del minore e il giudice tutelare del Tribunale per i minorenni di Catania, con relativo consenso espresso». Lo spiega Tiziano Spada, parlamentare regionale e sindaco di Solarino, in merito alla vicenda del bimbo di 11 anni ricoverato nel reparto di psichiatria all’ospedale Umberto I.
«La questione adesso - aggiunge - riguarda l’azienda sanitaria e il Tribunale per i minorenni, in cui ho piena fiducia secondo quelle che saranno le procedure da seguire, nell’interesse esclusivo del bambino. Chi continua ad attribuire responsabilità al sottoscritto, adoperando ricostruzioni lontane dalla verità sulle procedure adottate, sappia che ho già dato mandato ai miei legali di agire».