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Le sue parole

"Dimostrerò la mia innocenza, con quei crediti non ho fatto la bella vita...": Piraino si difende dopo il sequestro

Giuseppe Piraino si difende: dall'antiracket che incastrò i boss alla crisi per il blocco dei crediti, "sono innocente"

Luigi Ansaloni

15 Ottobre 2025, 11:11

"Dimostrerò la mia innocenza, con quei crediti non ho fatto la bella vita...": Piraino si difende dopo il sequestro

Si difende Giuseppe Piraino, l’imprenditore antiracket indagato per una presunta truffa con il superbonus. Si dice assolutamente innocente e che tutto sarà chiarito. "Non ho fatto la bella vita con i crediti, sono da anni contro il superbonus che ha stritolato imprenditori onesti. Ci abbiamo rimesso tantissimi soldi. Con quei crediti abbiamo cercato di salvare il salvabile". Piraino si dice tranquillo e di affidarsi completamente alla giustizia: "Ho la coscienza pulita e dimostrerò la mia buona fede".

Chi è Giuseppe Piraino

Giuseppe Piraino, 55 anni, imprenditore edile palermitano, è divenuto un simbolo della lotta al racket grazie al suo deciso rifiuto di piegarsi alle richieste estorsive. Da circa diciotto anni guida la Mosina Costruzioni s.r.l., attiva nell’edilizia civile, commerciale e pubblica.

La sua vicenda è segnata da due momenti chiave, nel 2018 e nel 2020, quando respinse le pretese di denaro da parte di emissari di Cosa Nostra, riprendendo con telecamere nascoste gli estortori che pretendevano pagamenti in cambio di "protezione" nei cantieri.

Piraino ha raccontato di essersi attrezzato e di aver imparato a utilizzare dispositivi occulti, riuscendo a documentare in modo inequivocabile un incontro in cui gli venne chiesto esplicitamente il pizzo. Il materiale video, consegnato alle forze dell’ordine, fu determinante per l’operazione "La nuova cupola" del 2018, che portò a numerosi arresti nel capoluogo e in altre aree della Sicilia.

La sua scelta ha avuto un ampio riscontro nella società civile e tra le istituzioni, valendogli attestati di stima e riconoscimenti come imprenditore che ha difeso la legalità a rischio personale e professionale. Piraino, tuttavia, ha sempre rifiutato l’etichetta di eroe, definendosi "non un eroe, ma un esempio" per spronare altri imprenditori a denunciare le estorsioni.

Negli ultimi anni la sua azienda ha affrontato pesanti difficoltà legate al blocco della cessione dei crediti fiscali, in particolare con il superbonus edilizio, una stretta che ha messo a dura prova la tenuta economica dell’impresa fino a sfiorare il fallimento.

Il patto con La Vardera

Parallelamente, Piraino ha intrapreso un percorso di impegno pubblico aderendo a Controcorrente, il movimento fondato dall’ex Iena e deputato regionale Ismaele La Vardera, proseguendo nella promozione della cultura della legalità e della lotta alle mafie.

La storia di Giuseppe Piraino resta tra le più note in Sicilia per il valore civile espresso nel contrasto alla criminalità organizzata nel mondo produttivo, pur a fronte delle recenti accuse di truffa legate ai bonus edilizi, che lo vedono oggi coinvolto in un articolato procedimento giudiziario.