Paternò
Trovati i locali: stop ai doppi turni al “Marconi”
L'istituto Endofap ha messo a disposizione alcune aule agli alunni del Comprensivo

Tirano un sospiro di sollievo le mamme degli alunni dell’Istituto comprensivo “Marconi”. I doppi turni cominciati lunedì avranno vita breve. Stop, dunque, alle paventate rotazioni. Tutti gli studenti potranno andare a scuola al mattino.
A renderlo possibile la soluzione annunciata ieri e che già da giorni era una possibile ipotesi. Gli studenti saranno ospitati all’Endofap, con l’Ente professionale che ha messo a disposizione alcune classi. Il dialogo tra le due scuole Marconi ed Endofap, avviato una decina di giorni fa grazie a una insegnante della stessa Marconi, si è concretizzato e ha trovato d’accordo anche l’Amministrazione con il sindaco Naso che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo, insieme alla dirigente del “Marconi”, Maria Santa Russo, e all’assessore alla Pubblica istruzione, Francesca Coluccio. Ad accoglierli la direttrice dell’Endofap, Maria Gabriella Cirino, che ha mostrato le classi messe a disposizione. «Siamo felici di poter annunciare che la soluzione è stata trovata», evidenzia il sindaco. Ora non resta che mettere nero su bianco l’accordo tra le parti, con gli studenti che potrebbero entrare in classe a brevissimo. La notizia dell’accordo trovato ieri mattina è arrivata anche in Consiglio comunale, convocato per discutere della problematica. La seduta si è aperta con la lettura di una nota inviata all’Assise civica, dal sindaco Naso, dove si criticavano le motivazioni, ritenute strumentali, rispetto alla convocazione della seduta sull’argomento doppi turni, adducendo anche a possibili problemi di ordine pubblico, con Naso che chiedeva l’annullamento della seduta stessa. Il presidente Marco Tripoli ha risposto che la questione da trattare era di fondamentale importanza vista la situazione. Rispetto alla notizia di nuove aule trovate, ad annunciarla in aula è stato il capogruppo di FdI, Alfio Virgolini, che ha ringraziato l’Endofap per la disponibilità, criticando l’Amministrazione per non aver pensato prima di avviare il dialogo con l’Ente di formazione.