Nel quadro dei servizi di pattugliamento disposti dal Comando provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, la Sezione Radiomobile della Compagnia ha arrestato un 46enne, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di ricettazione, detenzione abusiva e porto in luogo pubblico di arma da fuoco e munizioni. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di prevenzione e contrasto ai reati predatori e alla circolazione di armi clandestine.
L’intervento è scattato nel centro storico, dove una pattuglia ha incrociato un’auto che procedeva in senso opposto a una velocità non commisurata alle condizioni della viabilità, mettendo in pericolo i pedoni nelle strette vie del quartiere. I militari hanno invertito la marcia, raggiunto il veicolo e lo hanno fermato per un controllo. Il conducente, apparso agitato, è stato identificato e informato delle ragioni dell’atto. Dopo la verifica dei documenti, ricorrendone i presupposti, è stata eseguita una perquisizione personale e del mezzo.
Nel corso delle operazioni l’uomo ha consegnato spontaneamente una modica quantità di hashish. Addosso, occultata nei pantaloni, i carabinieri hanno rinvenuto una pistola Beretta calibro 7x65: dagli immediati accertamenti sulla matricola è emerso che l’arma proveniva illecitamente, risultando oggetto di una denuncia di smarrimento presentata nel Nord Italia nel 2016. La pistola, in perfetta efficienza, era carica e pronta all’uso, con tre proiettili nel serbatoio. Arma, munizionamento e stupefacente sono stati sequestrati ai sensi di legge.
L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta, che coordina le indagini, è stato tradotto presso la Casa circondariale del capoluogo. Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura, ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per i reati contestati. L’uomo è da ritenersi responsabile sino a eventuale giudizio definitivo. Le indagini proseguono per chiarire la provenienza dell’arma e ogni possibile ulteriore coinvolgimento. La pistola sarà sottoposta a perizia balistica, nonché a esami dattiloscopici e del Dna.