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Cellulari e droga nascosti nelle celle: agenti aggrediti a Caltanissetta e San Cataldo, Uspp chiede interventi urgenti
Gli episodi sventati nel Nisseno: polizia penitenziaria ristabilisce l'ordine tra proteste e appelli

Prosegue il contrasto all’ingresso di droga e telefoni cellulari nella Casa circondariale di Caltanissetta grazie all’intervento tempestivo della Polizia penitenziaria che, nonostante la grave carenza di personale, di risorse per la sicurezza e di interventi strutturali, continua a garantire l’esecuzione della pena nel rispetto della legalità e delle norme vigenti.
Pochi giorni fa, alla Casa di Reclusione di San Cataldo, due agenti sono finiti al pronto soccorso con una prognosi di 15 giorni dopo un’aggressione da parte di quattro detenuti, ai quali nei giorni precedenti erano stati sequestrati telefoni cellulari e che si rifiutavano di rientrare nelle camere di pernottamento.
Ieri pomeriggio un’altra operazione, condotta nelle ore notturne alla Casa circondariale di Caltanissetta, che ha portato al sequestro di cinque cellulari accuratamente nascosti all’interno di alcune stanze detentive. Alla scoperta, i reclusi coinvolti hanno inscenato una protesta, istigando l’intero padiglione. L’intervento degli operatori in assetto antisommossa, supportati da colleghi rientrati volontariamente dal riposo, ha permesso di ristabilire l’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario nisseno.
È stato inoltre sventato un ulteriore tentativo di introdurre sostanze stupefacenti dall’esterno, grazie alla prontezza del personale addetto all’area colloqui. Il tentativo sarebbe avvenuto in concomitanza con le visite tra detenuti e familiari.
Il consigliere nazionale dell’Uspp, Alessandro Miraglia, continua a sollecitare gli organi competenti affinché dispongano interventi non più rinviabili, sottolineando come il mantenimento dell’ordine all’interno degli istituti penitenziari sia condizione imprescindibile a garanzia e tutela della sicurezza pubblica.
Il perdurare delle criticità evidenzia, secondo le segnalazioni, una situazione di trascuratezza e abbandono delle carceri: ad oggi non risultano adottate misure risolutive per affrontare i problemi più volte denunciati e contrastare con efficacia l’illegalità.