Caltanissetta, si festeggia il decennale della cooperativa "ConSenso". Manifestazione al Teatro Margherita

La cooperativa ConSenso celebra dieci anni di attività e sceglie un luogo simbolico per farlo: il teatro Regina Margherita di Caltanissetta, dove domani, a partire dalle ore 17, si terrà un evento patrocinato dal Comune. Non una semplice celebrazione, ma un momento di riflessione condivisa sul cammino percorso e sulle sfide ancora da affrontare. Dieci anni come cooperativa, ma oltre quindici di storia. Prima di diventare ConSenso, la realtà nasce infatti come associazione di volontariato “Progetto di Vita”, in un periodo in cui parlare di autismo e di servizi specialistici sul territorio era quasi utopico. Le famiglie erano spesso sole e costrette a cercare risposte fuori provincia.
Da quella prima richiesta di aiuto è iniziato un percorso fatto di ricerca, confronto e visione, con l’obiettivo di costruire risposte dove prima non esistevano. Un ruolo fondamentale lo ha avuto la tenuta Sant’Angela Merici, di proprietà della Compagnia delle Orsoline, che ha accolto e sostenuto sin dall’inizio il progetto, permettendo la crescita di un’esperienza che nel tempo ha costruito professionalità, identità e formazione. Oggi ConSenso è una realtà specializzata nelle attività educative, terapeutiche e comportamentali, che opera attraverso un’equipe multidisciplinare capace di offrire percorsi personalizzati e continui a ragazzi e famiglie.

I primi bambini accolti a suo tempo, oggi sono adulti, e con loro è cambiato anche il modo di progettare il futuro. In questo solco si inserisce il pastificio “L’Arte dei Primi” di San Cataldo, progetto di inserimento lavorativo che coinvolge i ragazzi più grandi, dimostrando come autonomia e dignità passino anche attraverso il lavoro. Lo sguardo è però già rivolto avanti, con il progetto residenziale “Obiettivo Casa”, una delle sfide più ambiziose della cooperativa, sostenuta anche da “I Bambini e delle Fate” e da numerosi imprenditori locali. Non solo una casa, ma un vero spazio di vita, pensato per il “Dopo di noi”, costruito però nel presente.