Casa Rosetta
"Il pensiero critico come antidoto all’uso immorale delle varie forme di Intelligenza artificiale"
Una prolusione sui rischi degli strumenti tecnici, tenuta da don Massimo Naro, inaugura a Caltanissetta l'anno accademico del corso di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione
Don Massimo Naro, teologo e docente universitario
L’intelligenza artificiale è stata al centro della prolusione di apertura dell’anno accademico all’Istituto «Don Sorce» di Casa Rosetta, che tiene a Caltanissetta un corso triennale per la formazione di educatori professionali.
Prolusore è stato don Massimo Naro, che con la consueta profondità di riflessioni, ampiezza di inquadramento e ricchezza di riferimenti da vari piani ha parlato su «L’umanesimo non umano nell’era dell’iperintelligenza».
La tecnica si automatizza sempre più e l’essere umano comincia a perdere la propria autonomia nei confronti degli strumenti tecnici, che ne ipotecano i desideri intimi non meno delle funzioni fisiche, oltre che le scelte pratiche, le decisioni etiche, gli ordinamenti giuridici, le dinamiche sociali, i ritmi lavorativi, la fruizione delle relazioni amicali. «La condizione umana - ha detto don Naro - si ritrova più che mai compulsata da condizionamenti tecnici, come avvertono ormai tanti intellettuali pur di differente formazione, scienziati e letterati, sociologi e filosofi».
E allora occorre «aiutare anche noi a rimanere vigili di fronte all’Intelligenza artificiale, ma allo stesso tempo a non averne paura. Dobbiamo semmai preoccuparci di mantenere sempre alto il livello della responsabilità personale di coloro che producono, programmano, applicano, adoperano e in ultima istanza “consumano” l’IA».
In conclusione don Naro ha citato San Paolo che in piena età prescientifica, l’aveva intuito e annunciato a sua volta, scrivendo che l’agape di Cristo, l’amore divino, ci avvolge da ogni lato e ci spinge a esistere per gli altri e con gli altri: «L’essere umano - ha detto Naro - non è fatto di silicio e di algoritmi, ma di un tessuto agapico, di una stoffa divina». La prolusione di Massimo Naro è stata preceduta da brevi interventi introduttivi del presidente dell’Associazione Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo, e di suor Piera Ruffinatto, preside della Pontificia «Auxilium» che, con la sua affiliazione, è partner di questo corso universitario a Caltanissetta in Scienze dell’educazione e della formazione.