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Teatro Concordia a Ragusa, il Pd replica a Fi: "Basta vittimismi, se avete ragione dimostratelo"
Continua la polemica dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dai democratici e la contestuale risposta dell'amministrazione comunale
L'esterno del teatro della Concordia
Il Partito Democratico di Ragusa respinge con forza le dichiarazioni dell’assessore Gianni Giuffrida e di Forza Italia sui lavori del Teatro Concordia.
"Non si tratta di “polemiche” - dice una nota diffusa nel pomeriggio - ma di fatti accertati: lo stesso direttore dei lavori ha ammesso che alcune parti dell’opera sono state demolite e ricostruite per errori e difformità esecutive. È scritto nero su bianco nella replica dell’assessore, che dunque conferma ciò che il Pd ha denunciato.
Grave, inoltre, il tentativo iniziale dell’amministrazione di impedire l’accesso al cantiere alla delegazione del Pd, con pretesti regolamentari superati solo dopo un acceso confronto. Un episodio che dimostra quanto poco sia tollerato il controllo democratico.
Durante il sopralluogo sono emerse modifiche significative: corridoi ricostruiti perché fuori norma, camerini troppo stretti, muri abbattuti, variazioni sulle trombe degli ascensori. “Se davvero i costi di questi errori non ricadranno sul Comune – dichiara il segretario Riccardo Schininà – lo si dimostri con i documenti, non con le parole. Perché per ora abbiamo solo rassicurazioni verbali”.
Il Pd, nel ribadire che l'esproprio del Teatro Concordia è stato pensato e attuato nel 2007 dall’allora sindaco Dipasquale che per l'immobile ha consegnato alla città anche un progetto esecutivo e i fondi per portarlo avanti, sottolinea che in oltre 7 anni di amministrazione Cassì l'ex cinema è ancora solo un cantiere, con due pareri contrari dei Vigili del Fuoco sulla agibilità.
A Forza Italia, che oggi difende il sindaco Cassì, il Pd risponde: “Siamo lieti di scoprire che Forza Italia esiste ancora a Ragusa, ma ci piacerebbe sapere se in tre anni ha portato qualcosa alla città. Quando Dipasquale era sindaco (sì, di Forza Italia) Ragusa riceveva 5 milioni di euro l’anno per la Legge su Ibla e da parlamentare di maggioranza del Governo Crocetta assicurava tra i 5 e i 4 milioni l’anno. Ora che Cassì è nello stesso partito del presidente della Regione Schifani, possiamo sperare di tornare a quei livelli di finanziamento, oppure no?”.
“La verità – conclude il Pd – è che Giuffrida ammette gli errori solo quando non può più nasconderli e si offende se qualcuno li fa notare. Noi continueremo a vigilare con serietà e trasparenza: i cittadini meritano risposte, non giustificazioni”.