Il vertice
Trapani: truffe, rapine e anche cybercrime patto per proteggere clienti e filiali
Protocollo d’intesa sottoscritto tra la Prefettura e il Centro di ricerca dell’Abi
Prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela e rafforzamento della sicurezza del sistema bancario attraverso un insieme articolato di misure. Questi i contenuti di un protocollo d'intesa sottoscritto alla Prefettura di Trapani nell'ambito di una collaborazione con il Centro di ricerca dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi) sulla Sicurezza Anticrimine.
Alla presenza dei vertici delle forze di polizia presenti nel territorio trapanese, il prefetto Daniela Lupo e Marco Iaconis, coordinatore del Centro, hanno apposto la loro firma all'importante documento.
L'accordo recepisce a livello territoriale il protocollo nazionale sottoscritto l’11 dicembre 2024 tra il ministero dell’Interno e l’Abi e che prevede, tra l’altro, il potenziamento dello scambio di informazioni tra istituti di credito e forze dell’ordine con l’obiettivo di migliorare l’efficacia dei sistemi di salvaguardia delle filiali e di sicurezza del personale bancario e della clientela.
Sono previste azioni per la prevenzione delle rapine, dei furti, degli attacchi multivettoriali (cyber physical security), delle truffe ai danni degli utenti compiute nei pressi dello sportello bancario, degli attacchi vandalici e terroristici, nonché delle aggressioni al personale non a scopo predatorio.
Particolare attenzione è rivolta, inoltre, al contrasto delle truffe informatiche e alla tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, con particolare riguardo alle persone anziane.
Hanno aderito al protocollo le banche Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Sella, Banco Bpm, Bper Banca, Banca Compass, Credit Agricole, Credito Emiliano, Mediobanca Premier, Banca di Credito Cooperativo "G. Toniolo" di San Cataldo, e gli Istituti bancari Intesa San Paolo e Unicredit i cui referenti erano presenti all’incontro.
Sono rinsaldate le linee operative già adottate nelle precedenti edizioni, a cominciare dal valore che viene dato al capitale umano con la previsione di percorsi info-formativi che consentano al personale bancario di comportarsi adeguatamente nelle diverse circostanze di rischio che potrebbero verificarsi, anche a danno della clientela.
È inoltre prevista l’adozione di un’ampia articolazione di misure di sicurezza, il cui censimento, nel database Anticrimine di Ossif, permette anche di creare una mappatura unica nazionale dei sistemi di videosorveglianza e delle altre misure di sicurezza presenti nelle varie agenzie bancarie, che verrà ovviamente messa a disposizione delle forze dell’ordine con evidenti benefici nell’azione di prevenzione e investigativa.